Fare spazio all’opera d’arte

Art for hospitality

 

 
 

Capita che verso il termine della ristrutturazione di uno spazio arrivi il momento di scegliere quali quadri appendere ai muri e che si affronti la scelta senza darle peso.

Così ci si avventura nella selva di immagini, andando a gusto, cercando un filo logico ed accostamenti appropriati con le scelte architettoniche messe in atto, a meno che non si ripeschi quell’Opera che già si conosce e si apprezza.

 
 
 
 

Come artefici di spazi consideriamo però che in un insieme compositivo (architettonico e di arredo) non c’è elemento visivo secondario rispetto ad un altro: ogni elemento presente deve essere “portante” e quindi anche il pezzo d’Arte non può essere una semplice aggiunta.Se poi l’Opera d’Arte è ciò che di più spirituale ed eloquente l’uomo sia in grado di produrre, com’è possibile trattarla come se fosse un banale dettaglio interscambiabile?

La questione è rivolta a tutti coloro che si imbattono nel percorso architettonico, anche a chi alza le mani e dice: ”Io non ci capisco niente” oppure: “ Mi interessa poco” e che quindi pone dubbi sul riscontro economico. A molti piace l’Arte in generale, ma pochi la conoscono.In effetti l’arte contemporanea, che ad oggi abita con maggior frequenza le gallerie d’arte, è definita “concettuale”, ovvero “impegnativa” e si è distanziata dal linguaggio figurativo. Sembra non sappia più coinvolgere l’intera popolazione come invece accadeva un tempo, si sintonizza solo su determinate frequenze, rimanendo di nicchia.

Con questi articoli dedicati all’ Arte per Hotel e Cliniche si vuole avvicinare i nostri lettori al reticolato mondo artistico per condurli a concepire la scelta dell’elemento d’Arte come scelta vera e propria, di qualità. Raccontiamo progetti che rivelano punti di riferimento, educano l’occhio e presentiamo poi gli autori. E’ nella personalità dell’artista che troviamo l’origine della sua creazione: entrando in contatto con lui si riceve la chiave di accesso all’opera, ci ritroviamo nel suo atelier interiore ed entriamo nel suo operare per poi comprenderlo.

 
 

Gascón è lo studio di architettura che considera fortemente la presenza dell’Opera d’Arte, che ha al suo interno competenze specializzate nel settore artistico e desidera far fluire attraverso i suoi progetti l’attività e il valore dell’Arte.

Considera che saper “Fare spazio all’Opera d’Arte” negli Hotel di lusso e Cliniche-hotellerie sia un gesto rivoluzionario e che la scelta dei quadri o di elementi artistici possa rivelarsi una delle fasi più piacevoli ed avventurose dell’ideazione dello spazio. La selezione dell’Opera può avvenire dopo aver visto lo spazio finito oppure essere intessuta nella fase di progettazione architettonica come accade in vari esempi ben riusciti.

Può altrimenti suggerire il sogno e l’atmosfera che si va cercando prima dell’ideazione dello spazio, che quindi preceda il progetto 

perché ogni Opera contiene una narrazione ispirante ed elementi di carattere: ambientazione, colori a loro volta caratterizzati da tonalità, saturazione, luminosità specifiche.

Trarre ispirazione da una buona Opera d’Arte significa scegliere un ottimo punto di partenza e che questa sarà parte strutturante della sinfonia d’insieme.

Lo Studio Gascon può elaborare progetti dando importanza all’Opera d’Arte, considerando la sua fonte luminosa, la corretta distanza dalla quale va osservata, il suo significato, il messaggio comunicativo e quali possibili impatti può avere su chi la osserva.

É solo con la presenza dell’Arte che l’esperienza del lusso può essere piena e pienamente significativa.

Un’Opera d’Arte, dopo il suo concepimento, è destinata a trovare una sua collocazione. Esistono Opere che possono trovarsi a proprio agio in luoghi raccolti, altre in luoghi ampi, altre in esterni. Alcune Opere assumono grande importanza in spazi privati, altre prendono forza in Hotel di lusso.  Alcune Opere classiche si collocano perfettamente in spazi contemporanei e Opere contemporanee possono rinfrescare lo spazio di un Hotel storico. Altre ancora favoriscono l’atmosfera di un luogo di cura della salute. Ogni Opera ha il suo giusto spazio, ogni spazio cerca la sua giusta Opera e ogni spazio caratterizza l’esperienza con l’Opera: se ad un museo vi si accede con consapevolezza, con sacralità offrendo un’esperienza di passaggio che concede solo di “sfiorare” l’Arte,  un luogo di soggiorno, invece, permette di pranzare, di dormire, di conversare, di organizzare incontri o ritiri accanto all’Opera d’Arte ed è questa un’immensa possibilità.

 
 

Ogni Opera, poi, eleva lo spazio, ma ciascuna ha una specifica  missione precisa: ci sono Opere che suscitano leggerezza, altre Opere parlano di inconscio, altre servono a stupire, altre ancora a perdersi o al contrario a far riflettere, ci sono Opere che fanno sorridere…

William Wagner, artista eclettico contemporaneo e internazionale, conosciuto come ritrattista dei suoi cani di razza Weimaraner, ha ricevuto l’invito di esporre le sue grandi fotografie d’arte nell’ospedale Hurley Medical Center, in Michigan, nel reparto infantile. I ritratti di quegli splendidi animali in veste narrativa e fiabesca, immortalati con raffinatezza e cultura, conferiscono quell’insieme di elementi suggestivi che impregnano tutto l’ambiente di un semplice sapere eloquente. Ma innanzitutto le Opere di Wagner e sono tra quelle che hanno senza dubbio la missione di suscitare il sorriso.

 “La pittura è l’arte di rendere felici mediante colori e forme” si legge in Non c’é nessuno allo specchio di Gorge Luis Borges.

Arte e medicina sono alleate. Lo studio condotto dal dott. Ercole Vellone presso l’Università Tor Vergata di Roma su 192 pazienti con caratteristiche simili, ha notato che chi ha avuto miglior capacità di ripresa dopo un Ictus erano i soggetti amanti dell’arte. Ma non solo l’ictus: l’arte è uno strumento di supporto per ogni situazione di infermità, per ogni ricerca di benessere, in ogni momento, per qualunque situazione.

Il pensiero di progettare o riprogettare uno spazio per l’Opera d’Arte è di chi desidera qualificare al massimo il suo spazio e di chi ama il lusso colto unito all’espressione pienamente umana.

Un Hotel o una Clinica possono trasformarsi in spazi di grandissimo pregio: collocando un quadro o una scultura si fa spazio ad un mistero capace di richiamarci all’infinito valore che hanno la nostra esistenza, la nostra persona e il nostro tempo. Tempo di villeggiatura, di permanenza, di guarigione, di attesa, tempo percepito e che non viene calcolato.

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